venerdì 23 settembre 2011

Verso un cambio di paradigma?

Questo post esula dagli argomenti di questo blog ma le ricadute della scoperta che i neutrini viaggiano a velocità superiori a quelle della luce potrebbero essere enormi e rappresentare uno di quei passaggi epocali in cui si rimette in discussione l'intera teoria cosmoligica e la nostra rappresentazione del mondo.
Malgrado sia ancora incerta l'entità della scoperta, le ripercussioni per la nostra visione del mondo potrebbero essere minime o enormi, solo i progressi futuri della scienza potranno darci una risposta. Che si tratti di un qualcosa talmente inaspettato lo testimoniano bene le reazioni dei matematici e dei fisici: basti pensare alle reazioni diametralmente opposte di due tra i più popolari e conosciuti divulgatori scientifici italiani, Margherita Hack e Piergiorgio Oddifreddi. La prima ha commentato la notizia dicendo che "è una rivoluzione", il secondo sul suo blog ha minimizzato la portata della scoperta e sostenendo che è solo un piccolo aggiustamento del limite massimo della velocità possibile teorizzato dalla nota teoria della relatività ristretta.
A prescindere dalle implicazioni scientifiche, che esulano dalla competenze di chi scrive questo blog, vi sono delle conseguenze culturali non indifferenti implicite in questa notizie.
Negli ultimi ottant'anni, anche se con alcuni aggiustamenti, la nostra visione del cosmo e dell'universo in cui viviamo è stata sostanzialmente quella teorizzata da Einstein, ora forse ci troviamo all'inizio di quei cambiamenti di paradigma teorizzati dal filosofo della scienza Thomas Kuhn. Effettivamente negli ultimi anni si stanno accumulando dati ed elementi che non sono del tutto compatibili con il modello della relatività, si tratta di una rivoluzione o di un'aggiustamento? Ad oggi nessuno può dirlo e forse, come sostiene tra gli altri il fisico Leonard Susskind, non riusciremo mai a capire le regole del mondo che ci circonda. La relatività e l'indeterminatezza che sono i caratteri non solo della fisica contemporanea ma anche della nostra cultura e del nostro tempo hanno forse intaccato il principio fisico che iniziò a sgretolare le fiduciose certezze del positivismo, lasciandoci così senza una chiara e coerente visione del mondo, ma questa è solo un'opinione.

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