Ormai a meno di imprevisti e cambi repentini dell'ultimo minuto la Grecia andrà in default. Dopo mesi in cui analisti, cancellerie europee e BCE escludevano categoricamente la possibilità di un default del debito greco, ora questa non è più solo un'opzione possibile ma una realtà che probabilmente si concretizzerà a breve. Tutti i segnali vanno in questo senso: parlare di default non è più un tabù, la BCE ha abbassato i tassi e il G20 ha varato un maxi-piano per salvare l'Euro e le banche di eurolandia, piano e manovre fatte per mettere in sicurezza l'economia europea prima del crack della Grecia.
Di fronte a tutto questo non c'è altro da fare che prendere atto del fallimento dell'Europa. I leader e le istituzioni europee non sono riusciti a risolvere i propri problemi dell'euro zona, l'Europa ha dimostrato di non avere la leadership strategica e politica per portarsi da sola fuori dalla crisi. Le risorse messe in campo dal vecchio continente non sono state sufficienti e per di più hanno mancato l'obiettivo clamorosamente. L'intervento del G20 e dei cosidetti BRICS è la fine dell'indipendeza e dell'orgoglio europeo: diventiamo un continente economicamente marginale ed indebitato, incapace di competere in modo partiario con le economie emergenti che presto inevitabilmente inizieranno a dettare regole e criteri delle nostre scelte economiche come noi abbiamo fatto con loro per lungo tempo. L'Europa da continente imperialista e conquistatore si sta trasformando in terra di conquista e sembra che nessuno o niente possa invertire o per lo meno attenuare questa tendenza. L'incapacità dell'Europa di risolvere da se i propri problemi probabilmente è l'inizio dell'aggravarsi di un processo cominciato già con la fine della Seconda Guerra Mondiale e con la Decolonizazione ma che negli ultimi tempi appare sempre più rapido e ineluttabile.
Nei prossimi giorni o nelle prossime settimane la Grecia farà crack dimostrando al mondo ciò che già si sà, l'Europa unita è troppo debole per siedere al tavolo dei "Grandi" della Terra. La Grecia cadrà ma i problemi resteranno immutati, anzi aggravati ulteriormente, spetterà alle future generazioni provare una lotta disperata per cambiare un futuro di marginalità che oggi sembra inevitabile. Per l'Italia si aprono tempi difficili, senza più il tabù del default, con un governo debolissimo, un Europa indebolita, un prestigio nazionale ormai ai minimi storici e un debito pubblico fuori controllo l'Italia rischia di non riuscire a far fronte ai propri impegni- Sarebbe non solo un disastro per noi ma probabilmente la fine del grandioso progetto di unificazione europea iniziato più di cinquant'anni fa, ma questa è solo un'opinione.
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