Un'opinione...
nulla di più, nulla di meno
lunedì 21 ottobre 2013
Trasferimento del blog
Il blog Un'opinione rinasce in uno formato e con nuovi contenuti ma con la stessa passione. Vi aspetto su www.unopinione.it
mercoledì 26 ottobre 2011
La moglie di Bossi
Mentre il paese affonda, la questione che accende gli animi del nostro parlamento è la moglie di Bossi. Oggi a Montecitorio si è sfiorato lo scontro fisico tra il deputato Claudio Barbaro del Fli e Fabio Raineri della Lega. In un momento così tragico e drammatico sarebbe necessario che il parlamento si preocupasse di ben altri problemi, superando le proprie divisione interne e i rancori personali per servire al meglio il paese in questa ora così delicata. Ormai non siamo più sull'orlo del baratro ma ci stiamo precipitando dentro, la nostra classe dirigente dovrebbe cercare almeno di attuttire il colpo e non continuare come nulla fosse, ma questa ovviamente è solo un'opinione.
Pane, pace, terra
"Pane, pace, terra" queste erano le richieste del popolo russo poco prima della Rivoluzione russa del 1917 e nella loro semplicità sembrano più attuali che mai. Oggi Ezio Mauro nel suo editoriale su Repubblica ha scritto mentre i governi cadono regolarmente quando una fase politica si esaurisce, solo i regimi non sanno finire, una posizione ampiamente condivisibile.
E' possibile che un suolo uomo, e i suoi scagnozzi, affondi il lavoro e i sacrifici fatti da milioni di persone per cinquant'anni.? Lui (loro) non se ne vuole andare, la democrazia si è inceppata, nessuno ha il coraggio e la lungimiranza politica di prendersi la responsabilità di cambiare rotto. Di fronte ad una situazione del genere il presidente della Repubblica non è impotente e potrebbe, data l'eccezionalità del momento, adottare misure eccezionali e sciogliere le camere o, per lo meno mandare un messaggio chiaro e netto ai parlamentari chiedendo loro di sfiduciare berlusconi e appoggiare un governo di salvezza nazionale. I padri costituenti hanno consegnato alcuni poteri al Presidente della Repubblica proprio per momenti come questo, ma lui non li utilizzerà. Quest'intera classe politica ha completamente fallito e visto che da sola non se ne andrà mai, purtroppo l'unico modo per salvare l'Italia e l'Europa è quella di una rivoluzione, violenta o no, che liberi il paese dalla cappa di malgoverno, immoralità e corruzione con cui è governato. Le rivoluzioni però non si fanno su internet, sui blog, su FB, si fanno in piazza, si fanno con sollevazioni popolari, con la ribellione degli apparati di sicurezza e dell'esercito. Il principio rivoluzionario per cui quando un popolo si stufa cambia con le buone o con le cattive la propria classe dirigente è l'unica via per farci uscire da questa situazione. E quindi tempo di scendere in piazza massicciamente, ma non per un giorno o due, ma per rimanerci, e se nulla cambia essere disposti ad occupare anche fisicamente i palazzi del potere per cacciarne gli occupanti. Questo suona eversivo e non democratico, ma la situazione attuale è talmente drammatica che purtroppo non vedo altre vie d'uscita, ma questa per fortuna è solo un'opinione.
E' possibile che un suolo uomo, e i suoi scagnozzi, affondi il lavoro e i sacrifici fatti da milioni di persone per cinquant'anni.? Lui (loro) non se ne vuole andare, la democrazia si è inceppata, nessuno ha il coraggio e la lungimiranza politica di prendersi la responsabilità di cambiare rotto. Di fronte ad una situazione del genere il presidente della Repubblica non è impotente e potrebbe, data l'eccezionalità del momento, adottare misure eccezionali e sciogliere le camere o, per lo meno mandare un messaggio chiaro e netto ai parlamentari chiedendo loro di sfiduciare berlusconi e appoggiare un governo di salvezza nazionale. I padri costituenti hanno consegnato alcuni poteri al Presidente della Repubblica proprio per momenti come questo, ma lui non li utilizzerà. Quest'intera classe politica ha completamente fallito e visto che da sola non se ne andrà mai, purtroppo l'unico modo per salvare l'Italia e l'Europa è quella di una rivoluzione, violenta o no, che liberi il paese dalla cappa di malgoverno, immoralità e corruzione con cui è governato. Le rivoluzioni però non si fanno su internet, sui blog, su FB, si fanno in piazza, si fanno con sollevazioni popolari, con la ribellione degli apparati di sicurezza e dell'esercito. Il principio rivoluzionario per cui quando un popolo si stufa cambia con le buone o con le cattive la propria classe dirigente è l'unica via per farci uscire da questa situazione. E quindi tempo di scendere in piazza massicciamente, ma non per un giorno o due, ma per rimanerci, e se nulla cambia essere disposti ad occupare anche fisicamente i palazzi del potere per cacciarne gli occupanti. Questo suona eversivo e non democratico, ma la situazione attuale è talmente drammatica che purtroppo non vedo altre vie d'uscita, ma questa per fortuna è solo un'opinione.
Fine sciopero
Questo blog era entrato in uno sciopero silenzioso in seguito alla decisione del governo di riproporre il DDL intercettazioni ma la situazione è talmente grave che non è più possibile tacere. Quindi da oggi riprendiamo con regolarità ad esprimere le nostre opinioni.
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